
Festa: “Che emozione quando donammo a Papa Giovanni Paolo II il nostro Uovo di Pasqua”
Era il 1999 quando i Frati Cappuccini di San Giovanni Rotondo donarono a Papa Giovanni Paolo II un Uovo di Pasqua di 10 chili realizzato dalla storica azienda di Montemiletto. “Fu una giornata memorabile, soprattutto per un’azienda come la nostra, storicamente vicina alla Chiesa”.
Sono passati più di venti anni da quella giornata, ma Gianni Festa ricorda ancora con grande trasporto quei momenti. “Ero giovanissimo, ma ho ben impressa nella mente la gioia, l’emozione di quelle ore. I Frati Cappuccini, che ci consentirono di coronare un sogno, ci riferirono che il Papa fu molto colpito da quel gesto, che apprezzò moltissimo. Al nostro bellissimo Uovo allegammo anche un cartoncino con una dedica speciale per il Papa”.
Donare un Uovo di Pasqua a Papa Wojtyla ha rappresentato una gioia unica per un’azienda da sempre riferimento per il mondo della Chiesa e per i Frati Cappuccini in particolare. Basti pensare che il “Monachino”, uno dei torroni artigianali più richiesti e ricercati, è un’idea brevettata negli anni ’80 da Vincenzo Festa, papà di Gianni, su suggerimento di un Monaco del convento Sant’Egidio di Montefusco.
“Mio padre era molto devoto – racconta Gianni – e con la confraternita aveva un forte legame di amicizia. I preti, per lo più anziani, gli chiesero di realizzare un torrone più morbido”. Nacque così nel 1980, all’indomani del terremoto, il primo torrone tenero, ancora oggi prodotto secondo la storica ricetta di casa. Il caratteristico torrone morbido è farcito con cioccolato fondente che custodisce al suo interno una crema dolce e gradevole con cacao e nocciole.